Chi ti credi di essere? di Alice Munro

Questa recensione è uscita sulla rivista Letteratu.it



La prima pagina di “Chi ti credi di essere?” (libro del 1978 già edito da E/O negli anni Novanta ed ora pubblicato da Einaudi) presenta una bambina di nome Rose, sognatrice, maldestra e pronta a lasciarsi alle spalle il mondo provinciale nel quale era nata. Durante una discussione con Flo, la matrigna, Rose viene meno a quei precetti tanto cari a Flo. La sua sbadataggine e la sua fervida immaginazione vengono scambiate per un atteggiamento oltraggioso. Flo non ci sta e le promette “botte da re”, quelle del padre, non le sue. “Flo non sarebbe mai arrivata a tanto”. Lei picchiava con le parole, scarnificando l’autostima di Rose, rendendola ridicola agli occhi di tutti. E perché mai avrebbe dovuto stimarla? Chi si credeva di essere, Rose?
L’intero capitolo si regge su questa domanda, ma potrei dire l’intero romanzo. 

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