L'arte di raccontare storie: il surrealismo fumettistico di David Zinn

Di narratori oggi sono piene le librerie. Racconti di ogni tipo vengono recensiti sulle pagine di questo o di quel quotidiano nazionale, su testate online, siti e blog di letteratura o pseudo tali. Eppure sembra che manchino i testi brevi quanto il tempo di un respiro, un battito di ciglia, quei racconti alla Cechov il cui umorismo venne mal interpretato. 

Quando ho visto le opere di David Zinn realizzate con gessetti a bordo dei marciapiedi o sul ciglio di qualche vialetto, ho ripensato ai racconti di Cechov, la piacevolezza con la quale, tuttora, vengono letti (e interpretati), il rigore narrativo, la lucidità con la quale viene raccontata la realtà. Ecco quest'ultima caratteristica non rispecchia propriamente le opere di David Zinn in quanto la sua arte si affaccia su una realtà altra, un immaginario che attinge al surreale, al fumettistico condito con tanto umorismo. 

Il Current Magazine ha scritto di David Zinn come di un "artist, actor, director, cartoonist, radio show host" e ancora "there are very few things David Zinn hasn’t done. this well-spoken Ann Arbomnèp, resident represents the small group of U-M graduates who follow their hearts instead of greenbacks".

Le sue opere, il cui protagonista è un piccolo esserino verde, sono permeate da un divertente quanto fumettistico surrealismo che ben si sposa con l'ambiente circostante. David Zinn racconta storie attraverso l'esserino verde che diventa ora un romantico personaggio ora un curioso spazzino, ora un pescatore appasionato, ora un fantasioso artista.

L'arte di raccontare storie non conosce limiti quando di mezzo c'è la passione per la pittura

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